Retelit per lo studio di fattibilità del corridoio 5G tra Italia e Slovenia “22-EU-DIG-5G-SITACOR”
- Prende il via lo studio per il corridoio a banda ultralarga al confine tra i due Paesi: rete 5G in modalità CAM, che garantisce continuità anche in movimento.
- Obiettivo: consentire a territori e comunità di beneficiare di soluzioni smart per città, strade, scuole, sanità, aziende.
- Il progetto, denominato 5G-SITACOR, rientra nel programma CEF (Connecting Europe Facility) dell’UE, da cui è in parte finanziato.
- Lo studio è condotto da un pool di realtà italiane e slovene: Regione Friuli Venezia-Giulia, Porto di Capodistria, Anas, DARS, Retelit, Telekom Slovenia, Università di Trieste e Università di Lubiana.
Ha preso ufficialmente il via lo studio iniziale per 5G-SITACOR: il corridoio 5G tra Italia e Slovenia.
Il progetto rientra nel CEF (Connecting Europe Facility) e, più precisamente, nel programma EU CEF-DIG-2022-5GCORRIDORS, che finanzia la crescita, l'occupazione e la competitività attraverso investimenti in infrastrutture situate in aree chiave e di raccordo tra Paesi dell’Unione. CEF è coordinato da HADEA, European Health and Digital Executive Agency.
Lo studio durerà 6 mesi (fino a luglio 2024) e prevede attività di analisi delle esistenti arterie stradali e delle infrastrutture di telecomunicazione e valutazioni degli investimenti necessari per arrivare alla copertura 5G in CAM del corridoio tra Italia e Slovenia.
L’obiettivo finale dello studio è definire i parametri implementativi necessari per la successiva realizzazione di un'infrastruttura dedicata allo sviluppo di servizi digitali smart per territori e comunità, da implementare in aziende, scuole, ospedali, città, autostrade.
L’ area di confine tra Italia e Slovenia è uno dei corridoi 5G identificati – da parte dell’UE – per un potenziamento di copertura e connettività, essendo crocevia di diverse rotte (nazionali, regionali e locali), servendo infrastrutture sia ferroviarie che portuali ed essendo, al contempo, territorio ricco di ostacoli quali montagne e tunnel stradali.
Il progetto 5G-SITACOR è stato affidato dall’UE a un pool di realtà diverse e complementari: la Regione Friuli Venezia-Giulia (coordinatore del progetto); il Porto di Capodistria; Anas e DARS (operatori autostradali italiano e sloveno); Retelit e Telekom Slovenia (operatori di telecomunicazioni); Università di Trieste; e Università di Lubiana.
Nell’ambito del progetto, Retelit si occuperà dell’assesment dello stato attuale e della valutazione sul potenziamento delle infrastrutture di telecomunicazione. Retelit, il più grande player in Italia nelle telecomunicazioni focalizzato sul mercato B2B, è stata selezionata in virtù della sua capillare e consolidata presenza sul territorio del Friuli Venezia-Giulia. Attiva da tempo nella Regione, sia attraverso la rete in fibra ottica e il Data Center di proprietà, sia attraverso i correlati servizi digitali offerti a imprese e PA, Retelit vanta una profonda expertise nella gestione dei progetti di telecomunicazione di questo tipo, un ulteriore valore aggiunto - richiesto e riconosciuto - nel progetto 5G-SITACOR.
Jorge Álvarez, CEO del Gruppo Retelit, ha commentato: “Essere partner di questa strategica iniziativa comunitaria – primo passo per lo sviluppo di nuovi servizi di utilità pubblica e sociale – rappresenta per Retelit un importante riconoscimento del lavoro fatto sul fronte telecomunicazioni in questi ultimi anni, con una particolare considerazione per i territori. È però anche una grande sfida: la cogliamo con entusiasmo e impegno, perché significa partecipare a un progetto per promuovere l’innovazione in Europa e potenziare la regione portandovi concretamente servizi digitali, migliorando le infrastrutture e le reti esistenti con l’obiettivo di garantire benefici alle comunità e alla società nel suo complesso“